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Persiano: cura del mantello
«Come prendersi cura del mantello di un gatto Persiano, evitando che si formino nodi e rasta enormi? Ecco qualche consiglio su come spazzolarlo.»
I Persiani sono gatti dall'aspetto nobile e imponente, sono eleganti e regali, ma mantenere intatto e perfetto quel lungo pelo non è facile, è un lavoro che vi terrà impegnati quotidianamente. Esattamente come succede per i nostri capelli, se non spazzoliamo tutti i giorni il nostro micio, ecco che, inevitabilmente, si formeranno dei nodi che, a lungo andare, creeranno dei rasta veri e propri, con pelo infeltrito. Mi è capitato di vedere un Persiano mai spazzolato che aveva sulle zampe dei rasta tali che sembrava avesse quattro zampe posteriori.
Persiano: come spazzolarlo e mantenerlo senza nodi
Se avete scelto di vivere la vostra vita con un gatto Persiano, ricordatevi che dovete abituarlo sin da piccolo ad essere spazzolato. Si comincia con spazzole a denti larghi e morbidi, dando un paio di spazzolate al micino e ricompensandolo subito con un bocconcino di cibo. Lo scopo è quello di ottenere un rinforzo positivo: se tu ti fai spazzolare, poi ti arriva del cibo buono. In questo modo si potrà aumentare gradualmente il numero di spazzolate in modo che il gatto impari che, quando viene spazzolato, poi avrà un premio. Una volta fatta questa associazione, sarà il gatto stesso a chiedere di essere spazzolato, perché spera di ottenere del cibo.
Perché questo addestramento funzioni, bisogna avere l'accortezza di smettere si spazzolarlo prima che si stanchi e cominci ad agitarsi o morderci. Osservate dunque bene coda e orecchie del gatto: quando vedete che la punta della coda comincia a muoversi e le orecchie iniziano ad andare all'indietro, allora vuol dire che è il momento di smettere e dare il premio.
Una volta abituato a queste manovre, ecco che potrete munirvi di spazzola cardatrice (da passare contropelo per renderlo più vaporoso) e i vari prodotti sciogli nodi. Vi devo dire, però, che di solito queste lozioni non servono granché: magari sui piccoli nodi appena formati aiutano, ma su un rasta infeltrito da mesi non basterà. In alcuni casi, non è possibile sciogliere i nodi in alcun modo: a questo punto, con delle forbici a punta smussa, bisogna procedere a tagliare il nodo. Bisogna procedere lentamente, assicurandosi di non ferire la cute del gatto. Se si è già formato un nodo grosso, inoltre, è inutile lavare il gatto e riempirlo di borotalco: il nodo si infeltrisce ancora di più.
La spazzolata deve essere quotidiana, i nodi si formano tutti i giorni. Nei periodi di muta, per eliminare il pelo morto che rischia di essere ingerito e provocare boli di pelo con relativo vomito o stipsi, si può anche farlo due volte al giorno.

Per quanto riguarda il bagnetto, in generale i gatti sono animali molto puliti, quindi non c'è bisogno di lavarli troppo frequentemente, anche per non rovinare il mantello e la cute. Se il gatto esce, allora, con tutto quel pelo è possibile che si sporchi più facilmente, quindi lavarlo nei punti necessari può essere fatto più spesso, ogni volta che si sporca. Il bagno con shampoo specifici per gatti, non dovrebbe essere fatto più di una volta al mese, per non seccare troppo la pelle e solo se il gatto è stato abituato da piccolo al bagnetto, altrimenti il tutto si trasforma in una lotta in cui di solito siamo noi ad avere la peggio.
Persiano: come pulire il muso
Il grosso problema del gatto Persiano è il muso. Essendo brachicefalo e avendo il muso schiacciato, ecco che gli occhi spesso gli colano provocando una colorazione rosso-brunastra del pelo, con anche accumulo di muco marroncino-nerastro sotto gli occhi. Stessa cosa può succedere intorno alla bocca, dove è facile che rimangano attaccati ai lunghi peli dei pezzettini di cibo e intorno all'ano: qui spesso pezzi di feci rimangono incastrati fra i peli e il gatto, schizzinoso, non ci pensa neanche lontanamente a toglierseli, il che poi genera cattivo odore.

In generale è buona norma insegnare al Persiano sin da gattino a farsi pulire gli occhi con le apposite salviettine oculari o con acqua e camomilla. Bisogna togliere il muco e staccarlo dai peli, in modo da non creare irritazione alla cute sottostante. Il pelo sotto gli occhi non va tagliato per evitare forme di cheratite durante la ricrescita del pelo. Una volta pulita la parte, si può mettere sul pelo sotto agli occhi del borotalco, della fecola di patate o della maizena, per tenere asciutta la parte, avendo l'accortezza che non finisca negli occhi perché potrebbe irritarli. Valutate però come si comporta il gatto: molti gatti non amano avere sostanze strane sul pelo e se dopo averli applicati, si gratta di continuo, allora bisogna rilavare la parte ed evitare di mettere qualsiasi cosa sul pelo di quel gatto perché è probabile che non la tolleri.
Slug: 62-Persiano:-cura-del-mantello
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