<b>Il Boston Terrier non ha una predisposizione al predatorio, </b>ma potrebbe interessarsi a piccoli animali che lo incuriosiscono. L'inseguire una lucertola lo farà divertire, ma non si lancerà alla ricerca di un selvatico o di un gatto.

Lo Shar Pei nasce per aiutare l'uomo nella funzione della guardia. <b>L'istinto di caccia è stato quindi fortemente limitato dalla selezione</b> e anche gli esemplari odierni ne hanno molto poco.

Nonostante sia da considerare come un cane a cui piace giocare ed interagire con altri animali, a volte anche tanto più grossi di lui, e non solo per gioco, il Pomerania <b>non è un cane con la specifica tendenza a cacciare una preda</b>. Il Pomerania, più che predatore può diventare preda, in quanto è piuttosto facile che possa essere puntato da altri consimili più grandi di lui.

Il Bovaro del Bernese è un cane "da fattoria" che adora gli animali e, socializzato, non ha nessuna tendenza a cacciare una preda.

Il Lagotto Romagnolo è una razza relativamente giovane che è stata selezionata cercando di eliminare l'istinto venatorio. Può capitare che qualche Lagotto Romagnolo <b>rincorra un gatto o un topo</b>. Ma una volta raggiunto non saprebbe cos'altro fare. La sua è la naturale curiosità che contraddistingue ogni cane.

Più che cacciare, <b>il Montagna dei Pirenei, ha istinto di protezione per tutto ciò che gli viene affidato, </b>dall' agnellino al vero padrone di casa. Non ha propensione per la caccia, ma potrebbe comunque diventare distruttivo nei confronti di animali che mettono in pericolo i suoi beneamati.

Nel corso di millenni di selezione nei pascoli dell'appennino, i cani che avevano la tendenza ad aggredire gli agnelli o le pecore venivano allontanati dalle greggi. Per questo il Pastore Maremmano Abruzzese <b>ha un bassissimo istinto predatorio</b> ed è invece molto protettiva nei confronti degli animali percepiti come parte dei "beni" della famiglia. Non tende a seguire le tracce degli animali selvatici o ad aggredire gli altri animali di casa.